Ad alcune cose credi non si possa credere (e scusate il gioco di parole), poi ti trovi ad avere Roberto… sìììììììì proprio lui, lo ricordate??? Il fedele commensale dell’Uomo ai Fornelli… quello per intenderci che taglierebbe una cipolla con il macete….o asciugherebbe l’insalata con il phon…. Ebbene, ti trovi a stare con lui e comprendi che l’incomprensibile non esiste…
Lui praticamente parla tutte le lingue del mondo… raccolte in un unico dizionario Roberto-Mondo, Mondo-Roberto, di cui non vi è necessità di Bignami (per i più giovincelli quel libercolo che usavamo per cercare di arrivare ad un misero 5- ai compiti in classe al tempo del liceo… una sorta di succo del succo del succo…) perchè di fatto lui comunica a gesti e in un linguaggio del tutto suo…
Ebbene, veniamo a noi…
Questi giorni nella magione in cui ci troviamo, principalmente per fare il bagno in piscina a mangiare e bere assieme… oltre al sottoscritto, e a Roberto (tra l’altro vorrei fotografarvelo – e non è escluso che vi riesca – perchè dovreste vederlo sdraiato al sole delle 14.00 su un materassino giallognolo, lui con il suo Panama inseparabile e i suoi occhiali da sole… unto come un tagliere di salumi toscani adagiati sulla sabbia di Rimini… a galleggiare al centro della piscina…), siamo in compagnia delle bellissime Francesca e Silvia, e del meno bello (ma solo perchè da maschio a lui una bottarella non la darei… non che la darei alle due donzelle di prima… cioè… certo che gliela dar…. vabbeh, oltrepassiamo la problematica…).. dicevamo del giovine, Gabriele, cugino del famigerato poliglotta, e di due coppie di ragazzi belgi che sono qui in vacanza…
I ragazzi parlano ovviamente oltre alla loro lingua natia anche l’inglese con il quale cercano di comunicare con Roberto… Quì viene il bello… Ieri durante la cena, e anche dopo, la povera Francesca ha rischiato il trapasso causa crampi addominali da risata… Roberto con lo charme da filetto di baccalà fritto (per restare in tema unzione…) ha spiegato dove questa sera si sarebbe andati a mangiare… un posto vicino al Tevere. Ebbene, ha esordito dicendo: “Tumorro ui go eat here…”. Uno dei ragazzi ha giustamente e timidamente cercato di obiettare che “here” sarebbe qui, ossia a casa e che non gli sembrava che il fiume fosse dalle nostre parti… Roberto ha tenuto, anche con una certa veemenza, a precisare: “No, here qui… here lì!!!”, indicando con il braccio un imprecisato punto oltre l’orizzonte della sua vista…
Ma questa è solo una delle tante, del nostro famigerato commensale preferito… Ha chiesto ai ragazzi belgi se oggi avrebbero gradito per pranzo una “insalata di rais… ” (comunemente chiamata “insalata di riso”)… a Gregor che stava grattandosi all’altezza di una spalla, causa il sole preso in questi giorni, ha chiesto nel suo italiano maccheronico (anche l’italiano non è una lingua masticata appieno): “Che è? Te batte? Tum… tum… tum….”, imitando con la mano un’ipotetica vena che avrebbe dovuto pulsare all’altezza della spalla… bah…
Fatto sta che il nostro Rob… è il nostro Rob… e noi gli vogliamo bene, perchè senza di lui, noi avremmo un grande vuoto… dialettico…
E soprattutto perchè lui ce ne vuole a noi di bene e a me, che ancora mi sopporta e mi invita!!!!
hahahahaha……siete davvero uno spasso, una bella compagnia davvero….ed è una fortuna sai avere amici così……buon proseguimento d’estate ….here qui o here lì…..dovunque sarà hahahahaha! 😛
Si….. bella compagnia….
e buona estate anche a te…
cla
Grandioso! Non posso aggiungere altro 😀
merito di Rob!!!
cla
Davvero divertente… mi hai fatti ridere alla fine di una giornata pesantissima.
Grazie.
E di cosa….. Rob è unico di suo e fra poco facciamo 4 giorni assieme… vedrai i prossimi post….
notte
cla